Sintesi dell’unità 10.

Divenuto il capo del governo, Mussolini nel 1924 firmò a Roma un trattato con la Iugoslavia. All’inizio l’Italia non aveva buoni rapporti con la Germania di Hitler. Nel 1935 però la politica estera italiana cambiò, data l’occupazione dell’Etiopia, che mise in contrasto l’Italia con le potenze occidentali democratiche e la Società delle Nazioni. Così avvenne la guerra in Etiopia, che fu molto crudele e breve. Il 5 maggio 1936 fu conquistata la capitale etiope Addis Abeba, che divenne impero dell’Africa Orientale Italiana. Per protestare la politica di Mussolini, in seguito all’aggressione dell’Etiopia, la Società delle Nazioni invitò gli Stati membri a non esportare più merci di qualsiasi tipo nel territorio italiano, ovvero di applicare queste sanzioni economiche. Le sanzioni costrinsero il fascismo ad applicare una politica di tipo autarchico, cioè una politica di autosufficienza, che consiste nella capacità di sopravvivenza di uno Stato, (in questo caso l’Italia), senza acquistare prodotti stranieri, bensì sfruttando solo la produzione nazionale. L’autarchia indebolì l’industria dell’Italia che scarseggiò sempre di più di materie prime. A partire dalla guerra dell’Etiopia Italia e Germania si allearono e collaborarono; la Germania forniva all’Italia armi e materie prime. Mussolini pensava che alleandosi con la Germania,  avrebbe potuto vincere le prossime guerre, ed espandersi nel Mediterraneo. Ma Mussolini, ignorando l’effettività della realtà dell’Italia, ovvero, essendo convinto che l’italia era ben armata e potente; ma rispetto all’industria statunitense la produzione era molto ridotta. Di fronte a questo problema, molti persero fiducia al fascismo e divennero infatti antifascisti. In Spagna, dopo la caduta del regime autoritario di Primo de Rivera, nel 1931, era stata proclamata la repubblica; il Fronte popolare così iniziò una serie di riforme sociali. Nel 1936 Francisco Franco si ribellò alla repubblica e sbarcò con il suo esercito in Spagna. Così scoppiò la guerra civile. A fianco di Francisco Franco numerosi antifascisti italiani, volontari da numerosi paesi e persino Hitler e Mussolini lo aiutarono a combattere contro la Spagna, nella quale, con la vittoria di Franco nel 1939, si affermò una dittatura di destra. Dal 1935, Hitler decise di avviare un’espansione territoriale. La Saar decise di ritornare sotto la Germania. Hitler nel 1938 attuò, credendo di essere abbastanza forte, il suo piano della “Grande Germania”, ossia voleva unificare tutti i territori di lingua tedesca alla Germania in un solo Stato. Hitler annesse l’Austria, e l’anno dopo Mussolini, l’Albania. Nel marzo 1939 l’esercito tedesco occupò altre due regioni della Cecoslovacchia : Boemia e Moravia. Nel maggio 1939, Germania e Italia firmarono il Patto d’acciaio, nella quale i due Paesi dovevano aderire a qualsiasi iniziativa militare dell’alleato. Così Mussolini s’era praticamente consegnato nelle mani di Hitler. Mentre, Monaco, Francia e Inghilterra, rimanevano resistenti alle richieste d’accordi di Hitler, riarmando gli eserciti e stipulando un trattato con la Polonia. Ma in segreto il 23 agosto 1939 venne firmato il Patto Molotov-Ribbentrop, che premetteva una non-aggressione tra il ministro sovietico e quello tedesco. Quando la Germania invase la Polonia, Stalin accettò  i vantaggi che gli venivano offerti da Hitler e quindi occupò le tre repubbliche baltiche e la sua parte di quella nazione. L’Europa era entrata, a quel punto, nella seconda guerra mondiale.

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