10 luglio 1943 Sbarco in Sicilia, Catania e Mascalucia

L’attacco all’Italia fu deciso da americani ed inglesi durante la Conferenza di Casablanca del 14 gennaio 1943 (a tal proposito, celebre rimase la definizione dell’Italia di Winston Churchill: «L’Italia è il ventre molle dell’Asse») e la pianificazione e l’organizzazione venne affidata al generale Dwight Eisenhower.Le forze contrapposte erano sulla carta di consistenza quasi pari, dato che la Sesta Armata italiana (generale Alfredo Guzzoni) poteva contare su circa 220.000 uomini, solo 170.000 dei quali erano però combattenti. Le grandi unità italiane presentavano in buona parte le mai risolte carenze in merito ad armamento moderno (artiglieria controcarro per esempio) e motorizzazione. Molte unità costiere erano inoltre prive di armamento pesante. Alcune eccezioni erano costituite da un battaglione di artiglieria semovente aggregato alla Divisione Livorno, che aveva in carico un certo numero di semoventi da 90/53, in grado di mettere fuori combattimento qualunque mezzo corazzato alleato. Il contingente tedesco, forte di 30.000 uomini circa ed al comando del generale Frido von Senger und Etterlin (sostituito il 15 luglio da Hans-Valentin Hube), a differenza degli italiani era perfettamente equipaggiato ed aveva sotto il suo controllo anche la Fallschirm -Panzer – Division 1 “Hermann Göring”, dotata di alcuni carri pesanti Tiger I.10 luglio 1943 Sbarco in Sicilia.

http://www.youtube.com/watch?v=YlzoVhZ_eno

Questo link parla che durante la notte del 9 luglio 1943, iniziarono i primi lanci dei paracadutisti sull’isola; la ricognizione aerea avvistò i convogli alleati nel mare a sud della Sicilia. L’aviazione italiana attaccò questi convogli. Le cattive condizioni del tempo ostacolarono la navigazione delle forze navali alleate, ma soprattutto il lancio delle truppe aviotrasportate: dei 144 alianti che dovevano sbarcare i paracadutisti inglesi solo 12 raggiunsero l’obiettivo, mentre 69 finirono in mare. A causa del forte vento, anche i paracadutisti americani si ritrovarono divisi in piccoli gruppi lontani l’uno dall’altro, facile preda delle unità nemiche. Alle prime luci dell’alba le prime truppe alleate sbarcano sulle spiagge siciliane; le truppe inglesi incontrarono poco resistenza mentre quelle americane dovettero fronteggiare durissimi contrattacchi da parte delle forze italo-tedesche.

http://www.youtube.com/watch?v=NIzz1XqZG2E&playnext=1&list=PL9D428673BE587D3B&feature=results_main

Questo link parla dello sbarco in Sicilia dall’idea di invadere la Sicilia era nata dapprima a Londra durante l’estate del 1942, quando vennero fissati due importanti obiettivi strategici nel Mediterraneo per le forze inglesi: Sicilia e Sardegna, alle quali furono assegnati rispettivamente i nomi in codice di Husky e Brimstone. Ma la possibilità di un invasione tutta britannica della Sicilia, ovviamente, venne immediatamente esclusa. Gli Usa non avevano piacere che il mediterraneo divenisse un protettorato inglese. Così, dopo aver sconfitto le truppe italo-tedesche ad El Alamein, in Egitto, e dopo il successo dell’invasione del Marocco e dell’Algeria (novembre 1942, “Operazione Torch”), ora che la vittoria in Nordafrica era praticamente completa, bisognava preparare la mossa successiva: penetrare l’Europa; a tale scopo fu organizzata il 14 gennaio del 1943 la Conferenza di Casablanca (“Operazione Symbol”), per prendere una decisione comune sul da farsi. Alla conferenza parteciparono il Primo Ministro W. Churchill , il generale sir Alan Brooke, l’ammiraglio sir Dudley Pound, il maresciallo di campo sir John Dill ed il futuro maresciallo della Royal Air Force sir Charles Portal per l’Inghilterra; il Presidente F.D. Roosevelt, il generale George C. Marshall, capo di Stato maggiore dell’esercito americano, l’ammiraglio Ernest J. King, capo delle operazioni navali ed il generale H.H. Arnold, che comandava le Forze Aeree, per gli Stati Uniti.

http://www.youtube.com/watch?v=D8N3pmLaq4A

In questo link troviamo le immagini del museo dell0 sbarco in Sicilia nel 1943.Il Museo dello Sbarco in Sicilia  1943 viene istituito dalla  Provincia Regionale di Catania con deliberazione di giunta n.720 del  2000I lavori di realizzazione sono stati affidati all’architetto Gasparre Mannoia.Il Museo occupa una superficie di circa 3000 mq, ha sede presso il leone che ha coniugato modernità architettonica e memoria storica dei luoghi.Questo esempio di archeologia industriale che sia affaccia sul mare  oggi è centro non solo del museo dello Sbarco e del Cinema, ma di  convegni ed iniziative culturali.

http://www.youtube.com/watch?v=zBKPyr3miag

In Sicilia la guerra non si era sentita molto fino al mese di Luglio del ’43. Certo, tanti giovani erano partiti e chissà se sarebbero mai tornati. L’Italia era in guerra ormai da 3 anni al fianco degli alleati tedeschi e dei giapponesi.Ma da poco prima di Natale qualcosa era cambiata… e si avvertiva persino in Sicilia. L’attacco a Perl’Harbour aveva tirato in guerra gli Stati Uniti e niente era più come prima. L’esercito tedesco veniva respinto in Russia e la decisione degli USA di entrare in guerra a fianco dell’Inghilterra e dell’Unione Sovietica, contro Hitler e Mussolini doveva preoccupare parecchio Hitler.Proprio dalla Sicilia inizierà un nuovo corso per la guerra. Gli Alleati scelgono proprio la Sicilia per avviare la loro offensiva europea contro il Reich. E’ già dal mese di Marzo che in Sicilia vengono spostate intere divisioni dell’esercito tedesco. E dalla Grecia (ormai occupata ma mai domata) rientrano anche guarnigioni italiane che Mussolini destina proprio alla Sicilia. Evidentemente temevano già che l’isola sarebbe potuta essere il primo approdo per gli Alleati.

http://www.youtube.com/watch?v=DlAXeUT7b6Y

Questo link parla dello sbarco in Sicilia 1943. La fulminea conquista da parte degli Alleati della Sicilia  ebbe un enorme impatto e fu un punto di svolta nello svolgimento dell’intero conflitto, da rilevare la disarmante facilità con cui avvenne lo sbarco grazie ai numerosi accordi sottobanco portati a termine prima dell’azione bellica, che consentirono ai militari di avere supporto ed informazioni una volta giunti sull’isola.
Lo sbarco degli Americani fu preparato sul modello della spedizione garibaldina del 1860 la quale, nonostante fosse protetta dagli Inglesi, si preoccupò di assicurarsi il favore delle organizzazioni della delinquenza locale e la “compiacenza” di alcuni generali napoletani. Analogamente lo sbarco anglo-americano in Sicilia avvenne non senza aver preventivamente stipulato solidi rapporti tra mafia siciliana e mafia americana. In entrambi gli avvenimenti la mafia ebbe dei compiti rilevanti: quello di influire sugli umori della popolazione, spingendola prima a favorire lo sbarco e poi a collaborare con l’occupante, mentre per attirare il favore di una certa borghesia fu fatta intravedere la possibilità di un’eventuale indipendenza dell’isola.

http://www.youtube.com/watch?v=EO19Tkz1RiE

Questo link parla dell’armistizio di Cassibile (detto anche armistizio corto), un armistizio siglato segretamente, nella cittadina di Cassibile , il 3 settembre del 1943, e l’atto con il quale il Regno d’Italia cessò le ostilità contro le forze Alleate, nell’ambito della seconda guerra mondiale. In realtà non si trattava affatto di un armistizio, ma di una vera e propria resa senza condizioni.Poiché tale atto stabiliva la sua entrata in vigore dal momento del suo annuncio pubblico, esso è comunemente citato come “8 settembre”, data in cui, alle 18:30, fu reso noto prima dai microfoni di Radio Algeri da parte del generale Dwight Eisenhower e, poco più di un’ora dopo, alle 19:42, confermato dal proclama del maresciallo Pietro Badoglio trasmesso dai microfoni dell’EIAR.

http://www.youtube.com/watch?v=vaUfHmM1C98

In questo link si trova la liberazione della Sicilia 1943. Il domani all’alba, la schiera si mette in via. Dopo dieci ore di continua marcia arrivano a Robengallo .  Ivi si sente il cannone in direzione di Trapani.  Il giorno dopo a marcia forzata si portano a Salemi, bella e graziosa cittadina, posta nel ciglio di una montagna, sullo stradale da Trapani e Palermo. E’ luogo dalla natura stessa fortificato, e vi si ascende per rapida e tortuosa via.  Ivi il piccolo esercito liberatore venne accolto con grida di entusiasmo.

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