Continuo del racconto:Il treno ha fischiato

Belluca dopo essersi scusato con il suo capo, l’indomani il capoufficio gli diede per prima cosa le sue scuse, per averlo ritenuto pazzo,gli aumentò lo stipendio, gli diede tutte le ferie che voleva e soprattutto quando voleva e lo mandò per un mese intero in America Latina. Da quel giorno in poi il signor Belluca cambiò completamente il suo stile di vita e tutti quelli che lo insultavano dicendogli che era pazzo si scusarono con lui e diventarono ottimi amici aiutandosi a vicenda l’uno con l’altro.

Il treno ha fischiato

Belluca è stato ricoverato all’ospizio. Tutti son convinti che sia diventato matto. Solo i suoi vicini di casa, che lo conoscono bene, hanno capito che quanto è successo a lavoro è il normale epilogo di una concatenazione di eventi. Pazzesco è pensare che Belluca abbia sopportato tanto a lungo le angherie del capo ufficio a lavoro, la situazione famigliare assurda (la moglie, la suocera e la sorella della suocera cieche da accudire, le figlie vedove e i nipoti a carico), il doppio lavoro che, la notte, lo costringe a stare alzato a ricopiare carte. Una notte, prima di crollare come sempre sul divano, Belluca ha sentito un fischio in lontananza: un treno che andava lontano. È stato come uno squarcio nell’involucro che lo teneva imprigionato: Belluca si è ricordato che il mondo esisteva, comunque e nonostante i suoi problemi personali ed i suoi dolori. Il mondo, di cui Belluca si era dimenticato, preso nel vortice degli eventi della sua quotidiana follia. Così Belluca era andato al lavoro e, sbottando come un matto, aveva preteso rispetto, aveva reagito con energia alle prepotenze del capo ufficio. Belluca è pazzo? Il treno ha fischiato, continua a ripetere, ora basta sopportare.

Giorno della memoria

Ogni anno il 27 gennaio viene celebrata la liberazione degli ebrei dal campo di concentramento di Auschwitz avvenuta ,in quello stesso giorno del 1945, ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa. In quella data si ricorda l’arrivo delle truppe sovietiche presso la città polacca di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono che si trattava di un campo di concentramento in cui veniva effettuato il genocidio nazista. L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzato dentro a quel lager nazista. il 27 gennaio è la data in cui viene ricordata anche la SHOAH ovvero lo sterminio del popolo ebreo. Questa data fu decisa dall’ONU con una risoluzione dell’1 novembre del 2005. In Italia gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio del 2000 definiscono la finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

<< La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di   Auschwitz, ” Giorno della Memoria “, al fine di ricordare la Shoah ( sterminio del popolo ebraico ), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione,  la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. »

 

 

                                                                                              di Francesco Amantia