George Washington

George Washington  è stato un politico e militare statunitense. Fu comandante dell’esercito statunitense nella guerra di indipendenza americana (1775–1783) ed è divenuto in seguito il primo Presidente degli Stati Uniti d’America (1789 – 1797). È considerato uno dei grandi padri fondatori della nazione, ed il suo volto è ritratto sul Monte Rushmore, insieme a quello di Abramo Lincoln, Thomas Jefferson e Theodore Roosevelt. Ha anche ricoperto la carica di presidente nel 1787 della Convenzione per la Costituzione.

Gioventù

George Washington nacque a Bridges Creek, il 22 febbraio 1732, in una famiglia abbastanza benestante. Il padre, Augustine Washington, originario della città inglese di Sulgrave, che aveva sposato in seconde nozze Mary Ball Washington, era un proprietario terriero. Furono quindi la madre Mary Ball e il fratello Lawrence a provvedere all’educazione del giovane George. Fino all’età di 15 anni frequentò la scuola presso Williamsburg dove ricevette una educazione di base. Ciò nonostante si dimostrò subito molto portato per le materie matematiche, fatto che lo spinse ad intraprendere gli studi di geometra. Dal 1749 in poi lavorò per un certo periodo come geometra in Pennsylvania. Del suo lavoro di geometra ci sono state tramandate alcune carte topografiche da lui compilate nel corso dei suoi lavori. Durante questo periodo Washington accumulò esperienze importanti per quanto riguarda l’organizzazione e l’interazione tra le persone, ma fece anche la conoscenza di persone influenti.Tra queste si distinse la figlia del ricco terriero Fairfax, Sarah Cary Fairfax nota anche con il nome di Sally Fairfax, che non solo ebbe grande influsso su molte decisioni di Washington e sulla sua istruzione, ma che fu probabilmente la sua più intima amica per tutta la sua vita. Washington infatti non aveva goduto di una educazione particolarmente raffinata, fatto che gli procurò non pochi problemi negli ambienti dell’aristocrazia di quel tempo. Consapevole di questa pecca la famiglia Fairfax, che vedeva il giovane George come un membro della famiglia, investì molto nell’ educazione di Washington spronandolo a cimentarsi con i testi dei filosofi latini e curando soprattutto la sua preparazione nelle materie umanistiche. Sempre durante questo periodo nacque in lui l’ambizione di divenire un grande proprietario terriero, dal momento che nel 1752 acquistò la sua prima proprietà. Nel corso dello stesso anno suo fratello, Lawrence Washington, sposò Anne Fairfax, sorella maggiore di Sally Fairfax, facendo diventare George, a buon titolo, un membro della famiglia Fairfax. Alcuni mesi dopo il matrimonio, Lawrence si ammalò di tubercolosi e morì nel giro di poche settimane. George Washington ereditò così la proprietà di famiglia a Mount Vernon che si estendeva su ben 2126 acri e nello stesso anno si arruolò nella milizia della Virginia che difendeva le colonie dagli attacchi degli indiani e dei francesi .Poiché veniva da una famiglia abbastanza agiata ottenne il grado di maggiore. Dopo la morte del fratello Lawrence, George instaurò un’amicizia molto stretta con Sally Fairfax. Seguirà quindi un frequente scambio di lettere negli anni a venire del quale però non sappiamo molto, dal momento che Washington, dopo aver letto le lettere, per paura di cadere vittima di pettegolezzi, le bruciava. Questa corrispondenza durerà fino a 25 anni dopo il loro ultimo incontro avvenuto nel 1773, prima che Sally Fairfax lasciasse l’America per trasferirsi in Inghilterra.

La storia militare di Washington

Con l’arrivo dalla madrepatria del generale Edward Braddock, il giovane George Washington fu nominato aiutante di campo. Questa esperienza fu probabilmente fondamentale per Washington che iniziò qui a sentirsi come un “americano” e non un inglese, cittadino di una madrepatria lontana che non aveva mai neanche visto. In uno scontro armato il generale Braddock fu ferito e l’assemblea della Virginia affidò a Washington la difesa della frontiera. Ottenne il grado di colonnello e a soli 23 anni aveva dunque già una notevole esperienza militare A cavallo tra il 1753 ed il 1754 fu successivamente incaricato dal vicegovernatore della Virginia Robert Dinwiddie a partecipare alla Ohio Company, una spedizione di miliziani che aveva come missione quella di contrastare l’espansione dei domini francesi nell’area dei grandi laghi. Dopo che questa iniziativa era clamorosamente fallita Dinwiddie lo mise al comando di una piccola unità di miliziani con il compito di controllare le attività dei francesi lungo la frontiera della Virginia. Durante quel periodo Washington fece erigere una serie di forti lungo la linea di confine. Nel maggio del 1754 l’unità di miliziani di Washington fu coinvolta nei pressi di Jumonville in uno scontro a fuoco con dei soldati francesi e in quella occasione un ufficiale francese fu ucciso. Nonostante la vittoria iniziale il forte nel quale si trovava Washington fu assediato dai francesi e i miliziani furono costretti ad arrendersi e ad evacuare il forte, che passò dunque in mano francese. Tale evento fu quindi anche la causa della guerra tra la Francia e le Colonie inglesi in America, nota non solo come guerra dei sette anni, ma anche con il nome di guerra franco-indiana che durò dal 1756 fino al 1763.Dopo questa esperienza Washington partecipò anche alla battaglia di Monongahela, dove, nonostante la sconfitta subita, dimostrò sangue freddo e notevoli capacità di coordinamento, senza mostrare segni di nervosismo anche dopo che tre cavalli, sui quali era salito in sella, erano stati uccisi nel corso della battaglia. Nel 1758 ebbe infine un ruolo centrale nella cattura del forte francese di Duquesne, nei pressi dell’ odierna Pittsburgh e nel 1759 fu congedato su sua richiesta dal servizio nella milizia.

La guerra di indipendenza

Eletto nel Parlamento della Virginia, conobbe fra gli altri Thomas Jefferson e udì i dibattiti sulle divergenze fra Gran Bretagna e colonie d’oltremare. Nel 1774, dopo i drammatici fatti del porto di Boston, Washington fu nominato dal governatore del Maryland Thomas Jefferson deputato del congresso continentale e l’anno seguente (il 15 giugno 1775) su richiesta dello stesso presidente del congresso continentale John Hancock fu nominato comandante supremo delle forze indipendentiste.Nonostante avesse una certa esperienza con la milizia della Virginia, il futuro presidente disponeva di un esercito mal preparato, poco professionale e decisamente inferiore all’esercito inglese, fatto che indusse inizialmente i generali inglesi a sottovalutare le potenzialità degli avversari. Ciò nonostante Washington non fu mai un grande stratega, fu semmai un

grande organizzatore, capace di impiegare bene le risorse a sua disposizione riorganizzando la milizia in modo efficiente.Consapevole di trovarsi di fronte ad un nemico meglio equipaggiato e addestrato, Washington evitò gli scontri in campo aperto, nei quali avrebbe probabilmente avuto la peggio ma logorò gli inglesi con attacchi a sorpresa. Per ben sette anni riuscì a tenere unito l’esercito indipendentista e durante questo periodo si diede molto da fare per migliorare l’equipaggiamento del suo esercito chiedendo ripetutamente nuovi fondi al congresso continentale.Dopo aver assunto il comando dell’esercito continentale nel luglio del 1775, dovette affrontare il problema di una cronica carenza di polvere da sparo, che rischiò di mettere in serie difficoltà il suo esercito. Dopo aver richiesto lo stanziamento di nuovi fondi al congresso, furono effettuati alcuni attacchi a degli arsenali inglesi, alcuni dei quali situati anche nei Caraibi. In seguito a partire dal 1776 gran parte della polvere da sparo utilizzata dai coloni americani contro gli inglesi proveniva dalla Francia.Per quanto riguarda la scelta del suo staff e delle persone che lo assistevano George Washington era particolarmente pignolo. Da quanto riferito pretendeva dalle persone che lo circondavano grande autocontrollo e grande disciplina, anche se in caso di necessità non esitava a ricorrere all’aiuto di persone quali il generale prussiano Friedrich Wilhelm von Steuben, Richard Gridley, Horatio Gates o Artemas Ward, che dal suo punto di vista per un motivo o per l’altro non vantavano queste qualità.Dopo aver resistito con successo agli inglesi ed aver riportato una sconfitta di stretta misura in seguito alla Battaglia di Bunker Hill (Boston) e aver subìto poi un vero rovescio nella battaglia di Long Island nel 1776 fu costretto a fare arretrare le truppe nei pressi di Valley Forge al di fuori della portata delle truppe inglesi. Il 26 dicembre 1776 attraversò quindi alla testa dei suoi uomini il fiume Delaware, sconfiggendo le truppe inglesi a Trenton in New Jersey, mentre l’anno seguente il generale Horatio Gates e il comandante della milizia Benedict Arnold sconfissero gli inglesi nella battaglia di Saratoga, dando l’opportunità ai coloni di guadagnarsi il riconoscimento politico della Francia, che darà in seguito un supporto importante alle forze della milizia.Nel 1781 Washington riuscì infine con l’aiuto delle truppe francesi condotte dal marchese La Fayette a sconfiggere le truppe del generale inglese Charles Cornwallis nella battaglia di Yorktown, ponendo di fatto fine alle ambizioni inglesi di dominio delle 13 colonie. Nel trattato di Parigi del 1783 la corona inglese riconobbe l’indipendenza delle colonie ponendo così fine alla cosiddetta guerra di indipendenza americana.

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